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quore selvaggio

| danilo giaffreda

E’ un cuore intermittente. Batte a tratti, potente, e poi si ferma. Quando pompa e pulsa, è vita vera. Si canta, si balla, ci si spoglia senza pudore. Ci si lascia andare ai sentimenti più profondi e nascosti e non li si trattiene. Allora è un cuore selvaggio, indomito, batte furioso, sembra quasi che scoppi fuori dal corpo, tanto è libero e incontrollato.

Poi, all’improvviso, si ferma, in un silenzio assordante e imbarazzante. E allora si corre al riparo, cambiando maschera, identità, connotati. Si cambiano scarpe, parrucche, occhiali, indumenti, in cerca di forma, di sostanza, di una faccia che ci piaccia e che piaccia. Ma non ci basta. E allora ci disperiamo e piangiamo. Diventiamo violenti e urliamo. Sparliamo e bestemmiamo. Animali braccati in cerca di un rifugio, di un luogo al mondo dove collocarci, dove non avere più paura, dove respirare lentamente, senza affanno.

E’ un cuore intermittente, quello che Raffaella Giordano e  la sua Sosta Palmizi hanno messo in scena ieri sera al Tatà, il teatro  che è miracolo, luce, speranza in una periferia buia e dimenticata ai margini di una città buia e dimenticata. Un cuore intermittente che batteva e poi si fermava, facendo battere e fermare quello del pubblico che in silenzio ha vissuto e poi è morto. Per poi rinascere, infine, in un atto d’amore, disperato, tragico, coraggioso, ai piedi di una Pietà benedicente. Un cuore in divenire che dal 1999, da quando è nato, non smette di disturbare, incantare, repellere, ammaliare, trascinare e poi, infine, conquistare.

Grazie Raffaella Giordano‚ Doriana Crema‚ Paola Comis e Aldo Rendina. E grazie e a quel pubblico che, credendoci e frequentandolo, permette al Tatà e al Crest di proporli, coraggiosamente.

Sosta Palmizi
QUORE. Per un lavoro in divenire (1999)
di Raffaella Giordano | con Raffaella Giordano‚ Doriana Crema‚ Paola Comis, Aldo Rendina | Premio speciale UBU 2000

Teatro TaTÀ
via Grazia Deledda snc – 74123 Taranto

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