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fud off, quelli della notte

| danilo giaffreda

Dimenticate la vertigine delle scaffalature high-tech sovraccariche di icone gastronomiche isolane. Dimenticate la cornucopia di panini gravidi di salsine, di insalate dai mille ingredienti, di potetos di ogni foggia e cottura. Dimenticate lo slang anglo-siculo declinato nei menu, sulle lavagnette e persino nei bagni che tanto diverte la clientela straniera. Dimenticate, infine, l’allegra e colorata caciara che satura ogni giorno e ogni sera le rigorose geometrie delle botteghe Fud di Catania e Palermo.

Fud Off, l’ultima scommessa di Andrea Graziano, il suo rimettersi in discussione dopo la formula accattivante e vincente del fast-food siciliano, è – al contrario – un gioco di introspezione, uno sguardo interiore, un salto nel vuoto, un mazzo di carte da rimescolare, regole da scombinare, certezze da scardinare.

Fud Off è cortocircuito di saperi e sapori. Fud Off è il dark side di Fud, il figlio ribelle, quello trasgressivo, oppositivo, irrequieto. Fud Off è un viaggio nella notte, quella più profonda e ignota. Brusco, ruvido, selvaggio. Come i suoi muri scrostati, le sue lamiere nere e arrugginite, i suoi rosa fluo e le ombre dilatate, i suoi specchi ingannatori e le luci taglienti come sciabolate.

Fud Off non media, non vuole vincere facile, non vuole piacere a tutti. Dietro il banco dei cocktail, imperioso e irraggiungibile, non c’è voglia di mainstream, non c’è esibizione di mixologist hipster con tatuaggi total body. C’è, piuttosto, sperimentazione, gioco e gioia di miscele estreme, spazio di imperfezione e ripensamenti, genesi di piccoli miracoli isolani nella scia della grande madre Fud come l’egregio Samperi Lov – Marsala De Bartoli invecchiato cinque anni, vermouth rosso, bitter home made e soda – che accompagna felicemente uno slalom anarchico tra tapas e schiticchi, montaditos e mangiari di strada, amuse-bouche e finger food che sotto gli spot zenitali abilmente direzionati fanno e danno spettacolo solo a vederli. Figuriamoci a mangiarli. Opulenti, barocchi, essenziali nel gioco sapiente di pochi ingredienti ma ridondanti di sapori, di sfumature, di suggestioni, di citazioni, di rimandi e allusioni allo sconfinato e affascinante mondo della gastronomia universale, senza pregiudizi e limiti, con leggerezza e allegria, come sempre dovrebbe essere.

Merito di Chez Munita, al secolo Valentina Chiaramonte, cuoca eclettica e disinibita, lasciata libera di interpretare, reinterpretare, sovvertire e contaminare. Un’attrazione fatale per la sperimentazione ma anche rigore, conoscenza delle tecniche, professionalità e controllo. Si va, tra le tapas, dall’indulgente morbidezza della combinazione di Salmone, guacamole e lime alla sapida prepotenza mista a dolcezza della ‘Nduja, burrata e peperone crusco; dalla rassicurante golosità di Burro e acciughe al gratificante ancorché elementare Rosti con uova e pancetta di maialino nero dei Nebrodi. Si naviga allegri, tra i panini, dall’immancabile e doveroso Club Sandwich  – opportunamente interpretato – al peccaminoso Panelle, ricci e gamberi che troneggia imperturbabile in testa alla hit dei più richiesti. Si sconfina, con preparazioni più o meno sofisticate, più o meno articolate, più o meno concettuali, tra carni e pesci e si chiude, mollemente, sulle note dolci e avvolgenti di un CioccolatOff – un cremoso al cioccolato fondente 70% cavallo di battaglia di Valentina sin dagli esordi del suo home restaurant, il più esclusivo e ambito di Palermo – o la classicità inattesa di una Tarte au citron impeccabilmente eseguita.

Tutt’intorno sagome scure dei camerieri in costante movimento, giochi di ombre e luci, avventori-attori come in una rappresentazione teatrale. Un indirizzo gastronomico – insomma – dove, come negli spettacoli off-Broadway (cui il nome dl locale fa evidente riferimento) si beve, si mangia e si traguarda la notte liberi dalle convenzioni, dalle consuetudini e dal formalismo che affliggono la gran parte delle esperienze analoghe e dalle quali si prendono, finalmente e con coraggio, le giuste distanze.

Fud Off
Via Santa Filomena 28
Catania
347 1360586
www.fudoff.it

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